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- E per Riccardo!
- Appartiene al re!
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- Convinta?
- Saro stata affrettata. . .
:42:19
Perché un cavaliere come te. . .
:42:20
. . .vive qui come un animale,
rubando, uccidendo. . .
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Ti interessa sapere
perché sono un fuorilegge?
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O hai paura della verità?
O di me, forse?
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- Non ho paura. Tanto meno di te.
- Bene. Vieni con me.
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Oh, allora hai veramente paura.
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- Beh, uomini.
- Salve!
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Non è una vista piacevole
per dei begli occhi come i tuoi, certo.
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Ma a questi poveri diavoli
hanno bruciato le case.
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Le loro famiglie sono state picchiate
e affamate dagli esattori delle tasse.
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- Dio ti benedica. Non ti dimenticheremo.
- Grazie, padrone.
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- Vorremmo esserne degni.
- Lo siete, madre, lo siete.
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- Hai mangiato bene, amico?
- Si, grazie, Robin.
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Ti ringraziamo, padrone.
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Mi spiace avertelo dovuto mostrare.
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Ma un tempo questa povera gente
era felice e contenta.
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Gente semplice
che non faceva male a nessuno.
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E ora. . . Torturati, occhi cavati,
lingue tagliate, orecchie mozzate.
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Vengono da me per essere protetti
dai tuoi amici normanni.
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Ma hai ucciso dei normanni.
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Si, chi se lo meritava.
I crudeli e gli ingiusti.
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Sei un uomo strano.
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Strano? Perché provo compassione
per la gente indifesa?