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Una specie di satira musicale.
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Perfetto!
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È un pianista molto bravo, ed io,
con il violino...
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Qualcosa di veramente molto buffo.
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COMPLETO
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Avanti!
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Si sieda, mia cara.
Ha l'aria stanca.
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Ho istruito la claque,
per il numero di Calvero.
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Affinché sappiano
esattamente quando ridere.
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Il numero è così mediocre?
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Sono preoccupata. Se fa fiasco
stasera, ne morirà. Lo so!
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Non farà fiasco.
Il pubblico sarà simpatico.
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Ma lui non vuole simpatia.
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Vuole un autentico
successo, stasera.
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Cosa si aspetta?
Non è più quello di una volta...
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Non deve saperlo!
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Mi dica, cara...
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lei... vuole ancora sposarlo?
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Farò qualsiasi cosa
per farlo felice.
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È un uomo fortunato.
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Veramente fortunato.
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Non avrei mai pensato
di ridurmi così.
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Nel camerino del primo attore,
e senza vestiarista!
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Va be'!
Per una sera, mi adatterò.
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Sono Fred, il direttore di scena.
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Entri, Fred.
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Come ai vecchi tempi,
in questo camerino.
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Cosa voleva dirmi?
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Avrà 10 minuti. È il massimo,
perché ci sono altri 20 numeri.
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Prima una canzone
e poi lo sketch musicale.
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Quando cade nel tamburo, sipario.
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No! Quando mi portano
via nel tamburo!
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Bene. Grazie.
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Se un altro dice: "come ai vecchi
tempi", mi butto dalla finestra.
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Prima il portiere,
poi il fattorino,