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non le sarebbe capitato
questo fastidio.
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- Io non la conosco.
Scusi, mi lasci in pace.
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- Neppure io la conosco.
Permetta che l'accompagni.
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- Quei due villani, poco fa,
l'hanno infastidita,
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e potrebbe darsi...
E' un dovere, mi sembra.
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- Non si
disturbi per me. Vado qui vicino.
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- - Non posso accompagnarla?
- No, grazie. Meglio di no.
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- Ma non penserà
che anch'io voglia infastidirla?
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- Sì, lo penso.
Poco fa, qui, anche lei...
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- Magari può... può... può...
esserle sembrato, ma invece...
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- Intanto io ho sentito
quasi subito che lei piangeva...
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in un modo da spezzare il cuore.
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- E ho pensato, mi scusi
se glielo dico, ho pensato che...
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- Va bene, sarò sincero.
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- Prima mi sono avvicinato
perché...
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- Beh, mi avrebbe fatto
piacere...
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- Ma poi mi sono accorto
che lei non era...
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- E' chiaro. Adesso mi
permette di accompagnarla a casa?
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- Può fidarsi di me.
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No, io non la lascio qui sola.
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Su, venga via.
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- Quante volte si sente dire
che per un dispiacere...
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- Lei non avrà
queste intenzioni, spero.
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- Una ragazza giovane
e carina...
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- Lei è straniera, vero?
E di dove?