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"Eccolo qua!"
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- Ma lei non ne ha bisogno!
Preferisco le sue. - Ma papà!
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- Be', è bella.
- L'asinello triste!
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Non c'è più champagne! Bisogna
farne portare ancora. Cameriere!
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Oh, ma questo è un valzer!
Quasi quasi...
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- Signorina, permette?
Balliamo insieme? - Sono qua.
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Eccomi, sono pronto anch'io.
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Che c'è? Me la cavo.
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Sai che quando ero ragazzino...
Tieni!
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Quando ero ragazzino
mio padre non era mai a casa.
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Stava via una settimana,
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I pianti che si faceva mia madre!
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Io non Io vedevo quasi mai,
non Io conosco.
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Mi ha fatto piacere, però,
rivederlo stasera.
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- E' simpatico, vero? - Sì, molto.
Stasera devi farlo divertire!
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Sì, ma...
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- Temo che questo ballo non si balli
così. - A me piace di più così.
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- Ah sì? - Sì.
- Allora balliamo.
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- Che occhi straordinari! - Ah sì?
Non so come prenderlo, però.
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Come l'omaggio
della mia infinita ammirazione.
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- Ah, ho paura che sei come tuo
figlio! - Come mio figlio? - Sì.
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Forse siamo di razza.
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No, papà viene con me!