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può ancora oggi essere capito.
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Anche se scriveva in greco 2500 anni fa.
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Nessuno conosce la lingua di
quell'epoca, almeno non esattamente.
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Tuttavia, qualcosa sopravvive. Perciò,
dovremmo essere capaci a esprimerci.
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E dobbiamo.
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E perché dobbiamo
esprimerci? Per comprenderci?
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Bisogna pensare e per
pensare bisogna parlare.
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Non si pensa in altro modo.
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E per comunicare bisogna
parlare, è la vita umana.
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Sì, però è molto difficile.
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Io penso che la vita
dovrebbe essere facile.
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La sua storia dei "Tre
moschettieri" forse è molto bella,
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però è terribile.
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E' terribile, sì. Ma è un'indicazione.
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Credo che
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s'impari a parlare bene solo quando si ha
rinunciato alla vita per un certo tempo.
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- E' il prezzo.
- Allora, parlare è mortale?
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Parlare è quasi una resurrezione
in rapporto alla vita.
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Quando si parla c'è un'altra vita,
rispetto a quando non si parla.
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Capisce? Allora, per vivere parlando
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uno deve essere passato dalla
morte del vivere senza parlare.
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Non so se mi spiego bene, però
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c'è una specie di ascesi
che impedisce di parlare bene
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finché si guarda la vita con distacco.
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Però la vita di tutti i giorni non
si può vivere con... non so... con...
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Con distacco.
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Noi oscilliamo, perciò passiamo
dal silenzio alla parola.
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Oscilliamo tra le due cose
perché è il movimento della vita.