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Come si chiama lui?
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È Victor Komarovsky.
Pare ti conosca.
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- Eseguì il testamento di mio padre.
- Oh.
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Zio Alex lo impugnò.
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Secondo Komarovsky non c'era granché
e quello che c'era, era suo.
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È un abile affarista.
Ma dubito sia disonesto.
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È di ottima compagnia.
Conosce la vita.
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Ha avuto una gran paura stasera.
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Non ti è dispiaciuto
venire qui, vero?
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No, no. Mi ricorda la giovinezza.
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- Sono andata all'ospedale.
- E...
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Vuole che tu la perdoni.
Per i suoi sospetti.
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Puoi anche
dirle la verità, se credi.
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- È lui?
- Sì.
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- Non sa niente di...
- No!
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Pasha, questi
è Monsieur Komarovsky.
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Prego.
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- Mangiate?
- No, grazie.
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Spero non troviate
sia fuori luogo.
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Niente affatto.
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Ho curato gli interessi della madre
di Lara per molti anni, perciò capirete.
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...una cosa debbo dirvi
ed è questa:
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Io sono votato alla rivoluzione.
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Nulla, nemmeno Lara...
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...è più importante per me.
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Sia chiaro che le vostre
idee politiche non mi riguardano.