:03:02
- Sai, per far volare l'aquilone.
- Cosa te lo fa pensare?
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Perché il cielo è bianco.
E tu perché non sei a scuola?
:03:10
Ho mollato. Avevamo iniziato algebra.
Le X mi annoiavano, così ho chiuso.
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Non imparerai niente
andando su e giù per i binari.
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Neanche facendo volare un aquilone.
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E poi ad una ragazza
serve un'educazione sociale.
:03:27
Me l'ha insegnato Alva.
Lei era molto popolare con i ferrovieri.
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- I macchinisti?
- Macchinisti!
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Macchinisti, fochisti, frenisti,
capotreni, responsabili merci.
:03:40
Tutti stavano dietro ad Alva.
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In un certo senso,
lei era l'attrazione principale.
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Era bella? Caspita!
:03:54
Ragazzo, vedi quella casa laggiù?
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- Lì ci siamo divertiti un mondo.
- Ci scommetto.
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Musica a non finire. Piano,
grammofono, chitarra hawaiana...
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Tutti suonavano uno strumento,
ma ora è terribilmente silenziosa.
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- È vuota?
- Ci sto io.
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Hanno attaccato un cartello.
"Edificio inagibile".
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- Vivi ancora lì?
- Sì, anche se non dovrei.
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Dicono che la casa è inagibile,
ma non è vero.
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Ieri è passata un'assistente sociale.
L'ho riconosciuta dal cappello.
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Era una casa incredibile.
Neanche te lo immagini.
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Ma ora è davvero vuota.
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- Ragazzo, vedi questi vestiti?
- Sì.
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Sono di Alva. Me li ha lasciati lei.
Tutte le sue cose ora sono mie.
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Cantava sempre in giro per casa.
Questa è la sua canzone preferita.
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Augurami un arcobaleno
Augurami una stella