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Una certa Sarah Louise Sherman.
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Sarah Louise?
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Dovrebbe rivolgersi a me
per avere informazioni.
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Ma... non è un po' strano?
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Nelle conversazioni
con i nostri agenti negli Stati Uniti...
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lei non ha mai detto
che avrebbe portato un'assistente.
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- Non sapevo che sarebbe venuta.
- Davvero?
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Le ho raccontato
la storia di copertura su Stoccolma...
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ma non ha funzionato.
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- Ma non è la sua fidanzata?
- Sì.
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E allora cosa voleva che facesse?
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Che andasse a casa,
sposasse un altro?
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Avevo la vaga speranza
che lei capisse le mie ragioni.
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O forse no, ma speravo
che mi avrebbe raggiunto più tardi.
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- L'ha raggiunta più presto che tardi.
- Pare di sì.
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- Le donne.
- Eh, già.
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Facciamola entrare.
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Prego, entri pure.
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- Signorina Sherman, io sono Gerhard.
- Buonasera.
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Si sieda.
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Il vice ministro, signor Strauss.
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E il signor Gromek.
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Signorina Sherman,
cosa dobbiamo fare di lei?
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Lei cosa suggerirebbe?
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E' una brava assistente?
:26:24
Sì.
:26:26
E' una brava fidanzata?
:26:29
Sì.
:26:30
Allora non sarebbe bello per voi due
che la signorina rimanesse?
:26:34
Dipende dalla signorina Sherman.
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Le piacerebbe vivere
dietro la cortina di ferro?
:26:43
Io... non lo so.
:26:45
- Vuoi che rimanga?
- Dipende da te, Sarah.
:26:50
Con un'auto, potrebbe essere
a Berlino Ovest in mezz'ora.
:26:54
Non so...
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Posso parlare con lui da sola?
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Certo. C'è tempo.