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L'eccezione conferma la regola.
Ecco tutto, giovanotto.
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E poi, sulla genialita' del vostro
Goncharov ci sarebbe da discutere.
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La catastrofe incombe!
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E a fronte di questa catastrofe,
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finche' non e' troppo tardi,
dobbiamo unire le nostre forze
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e colpire il nostro comune nemico.
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Lasciate che io appaia allo straccione
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non come Pavel Sherbuk,
ma come Riccardo Cuor di Leone.
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Smettiamola di fare
i teneri con loro!
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Diciamoglielo dritto in faccia:
Via le mani!
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Restate al vostro posto!
Dritto in faccia, in faccia!
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- Ma non contate su di me.
- Interessante. E perche'?
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Perche' mio padre era
un semplice operaio.
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E se questo a qualcuno
non piace, posso andarmene.
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Ma tutto quel che toccate, qui,
e' stato comprato col mio denaro.
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I fuochi d'artificio, il cannone e
anche la pianola suona col mio denaro.
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E voi vivete perche'
vivo io, Io straccione!
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Capisci, Pavel Petrovich?
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Voi sapete solo insegnare come
vivere, credere, dirigere il popolo.
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Ma voi stessi vivete? Voi stessi
credete in qualcosa? No!
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Tu, Pavel Petrovich, di che
ti vanti? Di essere di sangue blu?
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Ma oggi questo
non da' da mangiare.
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Bisogna saper fare qualcosa.
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E tu? Imiti il verso
del cervo siberiano!
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Tu, fratello mio, non servi a nessuno.
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Mentre io, Io straccione...
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Che parola, poi: Straccione!
Io posso tutto.
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Io posso tutto.
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Mio padre aveva paura
di avvicinarsi a questa casa.