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La sera potremmo andare a teatro.
A sentire Die Fledermaus.
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Per concludere la serata
ti porterei in una spiaggia isolata,
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accenderei l'autoradio e potremmo
ballare guancia a guancia fino all'alba.
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È la montagna di stronzate
più grossa che abbia mai sentito.
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Ti sei visto?
Saresti disposto a tutto per fare sesso.
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Tra simili ci si riconosce.
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Pretendente n.1.
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Se ci innamorassimo,
come chiederesti la mia mano?
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Dove ''lo squalo'' sbuca dall'acqua.
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Come?
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Te lo chiedo ora. Ti chiedo di dire
a tuo padre di non intromettersi
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e di non rinunciare
alla persona a cui tieni.
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E togliti i calzini
quando fai quelle cose, come dici tu.
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È una cosa che lui non sopporta.
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- Cosa?
- Dico per ipotesi.
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N.1. La tua voce mi ricorda qualcosa.
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- La tua coscienza, forse?
- Senti, signorina, non lo conosci.
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Ora vai avanti con le domande.
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Pretendente n.3.
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Quando baci sei un soffio di vento,
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una morsa o un martello pneumatico?
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- Che sta facendo con le mani?
- Non voglio saperlo.
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Che cazzo sta succedendo lassù?
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Sicuramente il terzo.
Ci metto un po' di pressione,
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e a lavoro fatto, non sei
più quella di prima. Sei trasformata.
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Da dove le tiri fuori queste cazzate?
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È la risposta più penosa
che io abbia mai sentito.
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Ti ho visto baciare
e non eri niente del genere.
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Pretendente n.2, devi aspettare
il tuo turno per prendere parola.
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Parruccone, continua pure
a ronfare. Ti svegliamo noi, ok?
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- Chi mi hai visto baciare?
- Un tipo dietro le quinte.
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- Non mi è sembrato soddisfatto.
- Non ho baciato un uomo. Non sono gay.
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Signorina, questo qui è omofobo.
Hai sentito con che tono ha parlato.