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Posso farti
un'ultima domanda?
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Cosa?
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- Cosa hai ordinato?
- Come?
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- Cosa hai ordinato?
- Quando?
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La sera che tuo padre fu ucciso,
cosa stavi mangiando?
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E che cazzo ne so?
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Non te lo ricordi?
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Sono passati 35 anni.
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E lui cosa mangiava?
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Non me lo ricordo.
Ma che stai dicendo?
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Provaci.
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È una semplice domanda.
Cosa mangiava tuo padre?
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Le penne.
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Bene.
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E tu che mangiavi?
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I ravioli.
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I piatti erano già in tavola?
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No, ci stavano servendo.
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E vedesti arrivare i killer?
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Uno di loro.
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Vestito da cameriere.
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Lo vide anche tuo padre?
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Io capii che era balordo.
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Perché, Paul?
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I pantaloni. Erano troppo belli
per un cameriere.
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Si avvicinò al tavolo.
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L'osservai per I'intero tragitto.
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Dicesti qualcosa?
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Papà era arrabbiato con me.
Non potevo parlare.
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Tu eri arrabbiato con lui?
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E poi che successe?
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Non vidi il secondo.
Mia madre cominciò a strillare.
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E tu ti senti in colpa.
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Avrei potuto salvarlo.
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Ma eri arrabbiato.
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Avrei dovuto dire qualcosa.
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Non potevi salvarlo, Paul.
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L'ho ucciso io.
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Non I'hai ucciso tu.
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Eri arrabbiato ma non I'hai ucciso.
Era la vita che aveva scelto.
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L'ho lasciato morire.