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hanno dato al film un impulso
che prima non aveva.
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Queste sono le conversazioni
che si svolgono nella stanza.
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Da queste conversazioni sulla tematica...
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derivano suggerimenti, trame, idee,
linee di condotta dei personaggi.
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E in qualche modo, davanti a te,
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prende forma un film.
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Poi iniziarono a cambiare il copione. Molto.
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Iniziarono a scartare...
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l'idea che Massimo potesse andare
al Colosseo e sopravvivere.
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In parte il problema era
che Massimo era un grande guerriero...
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e quindi ogni versione dell'imperatore...
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che lo affrontava personalmente nell'arena...
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faceva apparire l'imperatore
come un imbecille.
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Non sapevamo come fare,
finché durante un incontro...
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qualcuno ebbe la brillante idea...
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che l'imperatore accoltellasse Massimo,
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riducendolo in fin di vita, e lo preparasse.
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Poi, ovviamente, vista la situazione,
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l'imperatore, prudente,
poteva finirlo davanti alla folla...
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e conquistarsi la sua adorazione.
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Ci venne l'esaurimento.
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Si avvicinava il momento della produzione
e io costruivo i set.
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Walter, coraggiosamente, disse.
"Diamo il via libera al film."
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Dissi. "Faccio il film,
ma il via libera lo dai tu."
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Lui disse. "OK." E io. "Bene."
Così diede il via libera...
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prima che fosse finito il copione.
Piuttosto coraggioso.
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Ci impegnammo a realizzare questo film...
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con pochissime certezze
di poterlo realmente fare.
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Ma c'era una sensazione comune, un'idea,
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un'immagine
di quello che il film poteva essere.
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Era interessante:
A quel punto eravamo sotto pressione.
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Dovevamo azzeccarlo a ogni costo.
Per forza.
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Per giorni restammo seduti...
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a scontrarci contro una barriera,
contro un muro nella storia.
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Lo sceneggiatore veniva bersagliato
di domande...
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e tutti cercavano di unire le proprie menti,