Preferisco il rumore del mare
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:05:00
È il nipote di zia Franca.
:05:11
Rosario.
:05:14
Sono Luigi Guarnieri, il figlio di
Rosa. Volevo dirti che mi dispiace.

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Se posso fare qualche cosa...
:05:22
- Che classe fai?
- 2 anni in 1 per finire le medie.

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Bravo. Dopo che fai?
Ti trovi il lavoro?

:05:30
Voglio continuare a studiare.
Voglio fare il liceo classico.

:05:33
Liceo classico? L'ho fatto
anch'io. Era dura, perô.

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Il pomeriggio lavoravo con
mio zio, facevo il muratore.

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Studiavo solo la sera.
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Non c'è niente da fare, a noi ci
tocca sempre di faticare il doppio.

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- A me piace studiare.
- No, certo.

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- Ma hai fatto una scelta difficile.
- Io posso fare come mi pare.

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Ne' devo rendere conto a nessuno.
Adesso, se permettete, devo andare.

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Buonasera.
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Rosario è una testa storta, Luigi.
È intelligente, ma è troppo chiuso.

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L'anno scorso, quando è morta sua
madre, abbiamo fatto una colletta.

:06:15
Abbiamo raccolto quasi 1O milioni.
E lui, sai che cosa ha fatto?

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Non li ha voluti. Ci ha mandato una
bella lettera nella quale diceva:

:06:24
"Vi ringrazio tutti quanti, ma io
di questi soldi non ne ho bisogno."

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Hai capito? È orgoglioso.
D'altra parte, siamo tutti cosí.

:06:34
- Ma 'st 'inverno che fai?
- E che devo fare?

:06:39
Dove ce l'avete una
vista cosí, voi, lassú?

:06:42
Mah. Io non Io so
come fate a viverci.

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Pasqualino Lo Forte, appena entrato
in fabbrica, s'è spaventato...

:06:49
perché le facce della gente
erano tutte grigie, come malati.

:06:52
Ma dai, Vincenzo,
quant 'era? Vent 'anni fa!

:06:54
Adesso non ci stanno neanche
piú gli operai, ci stanno i robot.

:06:57
Sí, vabbe', ma non puoi negare
che al Nord siete piú tristi.

:06:59
- Sei tu che sei triste, Vince'.
- Macché, stai scherzando?


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