:33:00
Posso?
:33:09
Perché non ti piace la cioccolata?
:33:18
Che grande questa casa.
:33:23
Era di mio nonno, poi l'ha regalata
ai miei quando si sono sposati.
:33:27
- Ma la padrona è tua madre?
- Sí, vabbe', che c'entra?
:33:30
Adesso qui paga tutto mio padre.
:33:33
Sí, ma se vuole vivere con quella là
deve andare da un'altra parte.
:33:37
Pettegoli. Non sta bene
parlare dei fatti degli altri.
:33:41
Ha telefonato tuo padre.
Dice che torna per cena.
:33:44
- Tu che fai? Rimani?
- No, grazie.
:33:47
Comunque, di là in cucina
è pronta la merenda.
:33:50
Va bene, adesso veniamo.
:33:55
Sai che ti dico?
Mi piace la cioccolata.
:34:09
- Ne vuoi?
- No, grazie.
:34:12
- Cosa leggi?
- "Cuore".
:34:15
C'è un personaggio che si chiama
come la libreria dove lavoro io.
:34:18
- Ma non è un libro per bambini?
- Non lo so. È scritto bene. Senti.
:34:22
"Uno solo poteva ridere mentre
Derossi diceva dei funerali del re.
:34:27
E Franti rise. Io detesto
costui. È malvagio.
:34:32
Non teme nulla. Ride in faccia
al maestro. Ruba quando puô."
:34:37
Ho capito perché Don Lorenzo
ha chiamato la sua libreria Franti.
:34:41
Tu fai il classico, vero?
Ci vorrei andare pure io.
:34:44
No, è una rottura di palle. Solo
stronzi e fichette che se la tirano.
:34:47
- Che significa"se la tirano"?
- Che fan le stronze.
:34:50
- Tu ce l'hai una fidanzata?
- Ma dai. Guarda che qua a Torino...
:34:53
non si fidanzano mica.
Si mettono insieme e scopano.
:34:57
- E tu?
- Io no. Cioè, in questo momento no.