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La mia ragazza è lesbica.
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- Come stai?
- Benissimo.
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- Fa freddo, eh?
- Sì, un pochino.
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Senti, ma ti va?
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Non molto, no.
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- Lasciamo stare?
- Sì.
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- Non ti dispiace?
- Preferisco così.
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E adesso che cosa gli dico?
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Non lo so. . .
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Non lo so, digli che. . .
hai dormito. . .
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Non lo so. . . Digli che hai
dormito a casa di Lucìa.
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Che, dopo il teatro, sei
andata a casa di Lucìa. Eh?
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Mah , perché no?
Ma sì , certo. . .
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Gli posso dire che ho dormito
a casa di Lucìa,
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e che non gli ho detto niente
perché, siccome dice sempre
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che perdo un sacco di tempo con
lei e quelli del teatro. . . No?
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- Perfetto.
- Siamo a posto.
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Ma. . . ma tu guarda. . . Lo vedi che
bestia che sei?
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- Le hai disintegrate! Guarda!
- Eh, sì.
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Senti. . .
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Il voto di oggi?
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Dunque, vediamo. . .
Un. . . nove meno meno?
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Nove meno meno! Accidenti!
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- Stai migliorando.
- Quasi dieci, in poche parole.