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Questa è una scena che abbiamo
riscritto grazie allo storyboard.
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Gli autori erano favolosi in questo.
Gli mostravo i miei disegni.
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Avevamo migliaia di carte sul tavolo.
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"Quando buttano Jack nella cella?"
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"Quando vede girare la barca?"
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"Quand'è che esce
e Orlando rimane bloccato sotto?"
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Volendo, potevi disporle
davanti a te e mischiarle.
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Ovviamente, in sala montaggio,
cambi tutto di nuovo.
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Quando lo vedi fai:
"Cosa mi era venuto in mente?"
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Quei tuoi enormi storyboard
ti seguivano ovunque andassi.
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Se tracci uno storyboard
completo del film,
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castri la possibilità
di incidenti felici.
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È un bel modo di metterla.
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Diventa prevedibile.
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Se hai visto il film, perchè girarlo?
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Per me è noioso, è solo lavoro.
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Tanto vale fare l'agente immobiliare,
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se lo privi di tutto
lo sprazzo creativo.
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È bello al mattino
mettersi a fare dei disegni
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con le inquadrature
e attaccarli a una lavagna.
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Così puoi vederli.
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Puoi passare e dire:
"Qui è quando vedo il mio primo piano".
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Chiunque può guardarli
e capire come si svolgerà la giornata.
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E puoi cambiarli velocemente,
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se il vento soffia
dalla parte sbagliata.
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È questo l'aspetto straordinario
del film.
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C'erano 600 persone.
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Quando passavi
dal guardaroba delle comparse,
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vedevi tutta questa gente
che arrivava dalla Gran Bretagna
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e che era in piedi dall'una di notte.