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:32:00
Ho preso la mia cintura, ho fatto
un laccio,

:32:08
l'ho messo intorno al tuo
collo...

:32:13
Tutto a posto. Marta.
:32:17
Voleva strangolarti. Mi ha solo
spiegato una cosa.

:32:20
Comrade Luka, vuole un caffé?
- Se é possibile.

:32:23
No. La cuoca é stata arrestata
qualche minuto fa.

:32:27
Teja. Lui é pazzo.
Devo chiamare la polizia?

:32:30
No. No... Jelena la cuoca?
:32:32
Sono ancora qui.
- Perché l'hanno arrestata?

:32:35
Ha bruciato gli occhi al
portiere.

:32:40
Io preparerô il caffé.
- Senza zucchero.

:32:44
Non preoccuparti.
E' tutto sotto controllo.

:32:48
E' possibile che volesse
uccidermi nel bagno...

:32:52
e fingere che si trattava di un
suicidio?

:32:55
Sai quanti sospetti suicidi
ci sono?

:32:57
Dostoevskij l'ha descritto nei
"Karamazov"...

:33:01
Un attimo...
Non é poliziotto.

:33:04
Non credi che io sia poliziotto?
E' un complimento?

:33:08
Non parla come un poliziotto.
Conosci Chehov,

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Dostoevskij, la letteratura.
Poliziotti non sanno cose simili

:33:15
Caro signor Teja!
:33:18
Se sapessi quanto difficile era
per me capire

:33:21
questo suo mondo di letteratura.
:33:26
Pensavo che
Aristotele, Nietzsche. Hegel

:33:30
fossero agenti stranieri.
:33:35
Ho letto nei nostri documenti
che si chiamano così

:33:38
alcuni impiegati nelle
ambasciate. Per esempio,

:33:43
pensavo che Sartre fosse il
francese addetto militare.

:33:47
Anche lui si chiamava Jean
Paul. Ma non era filosofo.

:33:52
Così ho scritto nei documenti
"é filosofo".

:33:58
Gli unici nomi stranieri che
conoscevo in quei giorni erano


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