:49:00
-Smith?
-Chiunque sia non lo rilevo come agente.
:49:03
-Sorpreso di vedermi?
-No.
:49:07
-Allora ne é cosciente.
-Di cosa?
:49:10
Della nostra connessione.
:49:12
Non mi é ancora del tutto chiaro cosa ci sia capitato
:49:15
probabilmente una parte di
lei é rimasta impressa su di me
:49:19
come quando si soprascrive o si duplica
:49:21
ma a questo punto é irrilevante
quello che importa é
:49:24
che qualunque cosa sia accaduta
é accaduta per una ragione.
:49:27
E quale sarebbe questa ragione?
:49:29
Io l'ho uccisa Signor Anderson, l'ho vista agonizzare
:49:33
con una certa soddisfazione non lo posso negare.
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C'é stato un imprevisto poi.
Un evento che io davo per impossibile
:49:40
ma che comunque si é verificato.
:49:42
Lei ha distrutto me, Signor Anderson.
:49:47
In seguito conoscendo le regole io sapevo
bene quello che avrei dovuto fare
:49:52
ma non l'ho fatto.
:49:55
Non ci sono riuscito, mi sentivo obbligato a restare.
:49:59
Obbligato a disobbedire.
:50:03
E adesso come vede, mi trovo qui
per colpa sua Signor Anderson,
:50:07
per colpa sua non sono neanche
piu un agente di questo sistema.
:50:11
Per colpa sua ora sono scollegato, sono cambiato,
:50:14
Un uomo nuovo, potremmo dire uguale a lei, apparentemente libero.
:50:19
Congratulazioni.
:50:21
Grazie
:50:24
Ma come lei ben sa, le apparenze possono ingannare
:50:29
il che riporta la nostra conversazione
alla ragione per cui siamo qui.
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Noi non siamo qui perché siamo liberi.
Siamo qui perché non siamo liberi.
:50:39
Di sottrarsi a questo dato di fatto non c'é ragione.
:50:43
Nel negarlo non c'é scopo perché
sappiamo entrambi che senza scopo
:50:46
-noi non esisteremmo.
-É lo scopo ad averci creati.
:50:51
-É lo scopo che ci connette.
-Lo scopo che ci motiva.
:50:54
-Che ci guida.
-Che ci spinge.
:50:56
-É lo scopo che stabilisce.
-Lo scopo che ci vincola.