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che spinge l'uomo
a cercare di emulare Dio.
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L'idea inquietante che la scienza possa
generare la vita, magari la vita eterna.
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Il fascino esercitato dai robot
e i pupazzi elettronici
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che sembrano vivi.
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L'uomo che vuole superare i limiti umani,
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momentaneamente dotato di poteri divini
che alla fine causano la sua distruzione.
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Il creatore che abbandona la sua creatura.
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Frankenstein è colpevole
di aver abbandonato la sua creatura.
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L'essere diviso in due,
il creatore e la sua creatura,
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che fa parte della psiche umana
e deriva da antiche leggende.
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L'idiota innocente
che chiede amore e comprensione,
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ma è costretto a diventare
un essere violento e viene odiato
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per la mancanza di compassione
e la paura degli altri.
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Sono la frustrazione e il rifiuto
a rendere il mostro brutale.
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Frankenstein
è un misto di orrore e fascino,
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di sogno e incubo.
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Mary Shelley riuscì a creare una favola
che, come scrisse lei stessa:
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"Parla alle misteriose paure
del nostro essere e genera l'orrore".
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La folla inferocita,
spesso con delle torce in mano,
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divenne una costante del ciclo
di film su Frankenstein della Universal.
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Ne La moglie di Frankenstein, la folla dà
la caccia al mostro con armi e lanterne.
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Ne II figlio di Frankenstein, la folla
prende d'assalto l'entrata del castello.
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Ne II terrore di Frankenstein, la folla vuole
far saltare il castello con la dinamite.
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In Frankenstein contro l'uomo Lupo,
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la folla insegue il mostro con armi e cani.
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In Al di là del mistero, si vede
una folla di gente con delle torce.
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Ne La casa degli orrori, la folla
insegue l'assassino nel villaggio,
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su per le colline e dentro il cimitero.
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L'inseguimento fu girato in esterni
negli stabilimenti della Universal,
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a Pollard Lake e nelle colline limitrofe.