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Ho letto un tuo articolo giorni fa:
Mi è piaciuto molto.
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- No.
- Perché? Andava benissimo.
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Era lucido, appassionato.
Vi ho ritrovato il meglio di te.
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- Quelle qualità che tu nascondi, ma
che sono tue. - No, non so scrivere.
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- Io abito qui vicino.
Una sera vieni da noi? - Sì.
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- Puoi restare qui
ancora 5 minuti? - Certo.
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- Padre, posso salire con un amico?
- Sì. - Non disturbiamo? - No.
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Come vedi, questi padri non hanno
paura del diavolo, tutt'altro.
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Mi permettono persino
di suonare l'organo.
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- Mi raccomando, Steiner, non faccia
troppo fracasso. - Non abbia paura.
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- Casomai sentirà un po' di jazz.
- Il jazz piace anche a me.
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Mi scusi, le prometto di non farlo
più. Vuoi provare tu, Marcello?
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Sono suoni che non siamo più
abituati ad ascoltare.
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Che voce misteriosa, sembra venire
dalle viscere della Terra.
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- Cosa vuoi sentire?
- Quello che vuoi tu. Mi fido.
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