1:03:00
	- Prego, si accomodi.
- Grazie.
1:03:04
	Come le stavo dicendo, caro amico,
1:03:08
	oggi parlare di ricchezza è assurdo.
Non ci sono più ricchi.
1:03:12
	Ma se qualcuno volesse proprio
pensare alla ricchezza,
1:03:16
	io ho un solo consiglio da dargli:
non preoccuparsi del denaro.
1:03:21
	Io ho sempre pensato alle mie
imprese come ad opere d'arte.
1:03:25
	Quello che ricavavo di utile,
quasi non mi riguardava.
1:03:30
	Perché I'importante per me
è creare qualcosa di solido!
1:03:34
	Che ci sopravviva!
1:03:36
	Caro, non tutti possono creare
qualcosa di durevole, tu...
1:03:40
	Scusa, permetti, cara?
1:03:43
	Quello che sorregge uno scrittore
non è certo I'idea del guadagno,
1:03:49
	ma un sentimento di "necessarietà"!
1:03:52
	Lei scrive perché sa
che è necessario a lei e agli altri.
1:03:55
	- Ma bisogna pur vivere!
- Questo non mi ha mai preoccupato.
1:04:00
	La vita è quella che noi sappiamo
crearci con le nostre opere!
1:04:05
	Pontano, cosa farebbe
se non scrivesse?
1:04:08
	Qualche anno fa si sarebbe ucciso,
ora non so. Dillo tu.
1:04:13
	Non mi sento così importante.
Ci sono altre soluzioni.
1:04:18
	Quante volte oggi uno scrittore
si domanda se lo scrivere non sia
1:04:22
	un istinto insopprimibile,
ma antiquato?
1:04:28
	Questo lavoro così solitario,
artigiano.
1:04:31
	Questo mettere faticosamente
una parola dietro I'altra!
1:04:34
	Questo lavoro
non si può meccanizzare.
1:04:36
	- Lei ne è veramente convinto?
- No.
1:04:39
	Però voi industriali avete il
vantaggio di fare i vostri racconti
1:04:43
	con le persone vere, le case vere.
Le città vere.
1:04:48
	Il ritmo della vita e forse anche
il futuro è nelle vostre mani.
1:04:53
	- Oggi è una giornata
particolarmente nera. - Forse.
1:04:58
	Lei è uno dei tanti
che si preoccupano del futuro?