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A letto, marinaio!
La pulce ha fame.
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C'era una volta una
pulce molto carina.
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Buonasera, Sabine.
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- Buonasera, Jim, a domattina.
- Buonasera.
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Buonasera, Jules.
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Le devo parlare.
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Come trova Catherine?
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Mi sembra che il matrimonio e
la maternità le abbiano giovato:
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La trovo meno cicala,
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un po' più formica.
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Ma non è così.
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Sì, certo, regola l'armonia
e l'ordine della nostra casa,
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ma quando tutto
va troppo bene
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diventa nervosa,
aspra, scontenta.
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Le prende come una smania di
frustare tutto coi gesti, con le parole.
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L'ho sempre pensato,
è un po' come Napoleone.
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Dice che il mondo
è ricco, che lo...
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che lo si può imbrogliare,
qualche volta un po';
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e chiede in anticipo perdono
a Dio, sicura di ottenerlo.
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Jim, ho paura che ci lasci.
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Non è possibile.
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No, no, l'ha già fatto.
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Per sei mesi credevo che
non sarebbe tornata più.
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La sento di nuovo
pronta a partire.
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Lo sa, Jim, che non è più
veramente mia moglie?
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Ha avuto degli amanti,
tre, che io sappia.
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Uno alla vigilia del
matrimonio, un addio...
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alla sua vita libera.
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È una vendetta contro
qualcosa che ho fatto
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e che non so.
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Non sono il tipo d'uomo
che lei vuole,
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e lei è incapace
di compromessi.
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Io invece, ormai, mi sto abituando
all'idea della sua infedeltà,
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ma non potrei sopportare
che se ne andasse.
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Ora c'è Albert.
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Il cantante archeologo,
quello della statua?
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Proprio lui, è lui.
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Si ricorda che ce
la fece conoscere?
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È stato ferito in guerra.
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È in convalescenza
in un paese qui vicino.