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e chiede in anticipo perdono
a Dio, sicura di ottenerlo.
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Jim, ho paura che ci lasci.
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Non è possibile.
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No, no, l'ha già fatto.
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Per sei mesi credevo che
non sarebbe tornata più.
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La sento di nuovo
pronta a partire.
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Lo sa, Jim, che non è più
veramente mia moglie?
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Ha avuto degli amanti,
tre, che io sappia.
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Uno alla vigilia del
matrimonio, un addio...
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alla sua vita libera.
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È una vendetta contro
qualcosa che ho fatto
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e che non so.
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Non sono il tipo d'uomo
che lei vuole,
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e lei è incapace
di compromessi.
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Io invece, ormai, mi sto abituando
all'idea della sua infedeltà,
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ma non potrei sopportare
che se ne andasse.
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Ora c'è Albert.
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Il cantante archeologo,
quello della statua?
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Proprio lui, è lui.
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Si ricorda che ce
la fece conoscere?
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È stato ferito in guerra.
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È in convalescenza
in un paese qui vicino.
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Catherine l'ha incoraggiato,
l'ha fatto sperare.
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È un uomo molto serio.
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Si è confidato con me,
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vuole sposarla e
prendere anche Sabine.
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Non ce l'ho con lui.
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Non ce l'ho né con Catherine,
né con Albert.
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Rinuncio piano piano a lei,
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cioè all'idea stessa della vita.
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Non la lascerà.
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perché quello che ama è lei e
l'opposto di ciò che la tenta.
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Di solito è dolce, generosa.
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Ma poi quando crede di non
essere abbastanza curata,
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diventa terribile,
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e passa da un estremo all'altro con
reazioni improvvise, nevrotiche.
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Sente il canto?
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È un grillo talpa.
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Dalla sua camera Jim
poteva vedere lo chalet.
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Catherine era laggiù, ape
regina pronta a volar via.
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Non era stata una
grande sorpresa per Jim:
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Ricordava certi errori di Jules con
Therèse, con Lucie, con tutte.