Irma la Douce
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Dai, Irma, puoi fare di meglio.
È occupato quel posto?

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- Sì.
- Café au lait e un croissant.

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Per caso la zia ha la barba e una benda
sull'occhio e si chiama Lord X?

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Se è lui che stai aspettando,
non verrà.

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Perché arriva sempre
un furfante a importunarmi?

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Qui arriva gente di tutti i tipi.
Poco fa è venuto un vero lord inglese.

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- È stato qui?
- Se n'è andato circa un'ora fa.

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- Ha detto dove andava?
- No. Nessun messaggio, niente di niente.

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L'ho visto dirigersi verso il fiume.
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Ma abbiamo appuntamento qui.
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Forse si è dimenticato.
Forse ha cambiato idea.

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Verrà a prendermi. È un gentiluomo.
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Un gentiluomo? Non farmi ridere.
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- Non sai niente degli uomini.
- Io non so niente degli uomini?

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E sai perché?
Perché ne hai avuti troppi.

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- Grazie tante.
- Ti credi tanto esperta dell'amore.

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Non capisci nemmeno quando uno ti ama.
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- Come chi?
- Come me.

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Come no. Tu ami solo i 500 franchi
due volte alla settimana.

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Cosa devo fare per dimostrartelo?
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Nestor Patou, ti dichiaro in arresto
per l'omicidio di Lord X.

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- Cosa? L'omicidio di chi?
- Riconosci questi abiti?

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È il suo ombrello. La sua benda
e le sue carte per il solitario.

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- Grazie.
- Dov'è il lord?

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- In fondo alla Senna.
- Oh, no!

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Sono tutte sciocchezze.
Non c'è nessun Lord X.

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Certo, non c'è più
perché l'hai ucciso.

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Ho visto tutto. Lo ha picchiato,
gli ha rubato il portafogli

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e ha buttato il corpo nel fiume.
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Irma, io... Un momento.
Moustache, diglielo tu.


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