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Non ne ho più voglia.
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Ma sei stata tu che hai
scelto questo locale.
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Sì, ma adesso sono
stanca. Domani riparto.
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Sei seccata?
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Dici la verità?
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Certo, te l'assicuro.
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Sono stato un po' nervoso
stasera, me ne rendo conto.
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Ma cerca di capirmi:
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Ho avuto una settimana così difficile...
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Françoise, la separazione...
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Non mi hai detto che tu e tua moglie
vi separate di comune accordo?
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Sì, sì, è vero, certamente.
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Ma è tutto così complicato,
dopo quindici anni.
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Le hai parlato di me?
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Oh, no, e perché? Più tardi
lo sa e meglio è, credo.
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No, non sono d'accordo.
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Se un uomo mi lasciasse, preferirei
sapere che è per un'altra.
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È più leale.
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Non me lo sarei mai immaginato.
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Come uomo credevo
tutto il contrario.
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Ti sbagli, te lo garantisco.
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Forse hai ragione, glielo dirò.
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Ma non sarà molto facile.
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Insomma, anche per
me è stata dura,
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più di quanto non credessi.
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Sai, le abitudini...
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e poi Sabine, che vedrò
soltanto in visita.
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E allora se le cose stanno così
hai fatto una bella fesseria.
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Signorina, per colazione a Sabine
dia del fegato di vitella.
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Ci vado io. E del
purè di patate.
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Buongiorno, signora. È il vestito
che lei ha mandato a smacchiare.
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Ah, sì, molto bene.
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Guardi che c'era questo biglietto
nella tasca della giacca.
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Molte grazie.