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in modo da non dover più scrivere
questo film. Prenda nota.
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Per il libro che scriveró
sull'arte della sceneggiatura,
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non puntare mai sul 13 e sul 31
per troppe volte di seguito
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somme troppe elevate,
perché tanto non funziona.
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Ora devo funzionare io.
Vogliamo cominciare?
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Una produzione Alexander Meyerheim.
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Tra virgolette: La ragazza
che rubò la torre Eiffel.
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Le piace questo titolo?
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Oh, sì, è molto avvincente.
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Ha avvinto anche Meyerheim.
L'ha comprato a scatola chiusa.
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Soggetto originale e sceneggiatura
di Richard Benson.
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Pagina uno. Dissolvenza. Esterno.
Parigi, naturalmente.
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Vediamo, notte o giorno?
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Giorno.
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Si apre con... un'inquadratura...
della torre Eiffel.
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La macchina carrella avanti. Sola
contro il vento, su una piattaforma,
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c'è una donna misteriosa vestita
di nero. Guarda l'orologio.
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E vediamo...
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E io che ne so?
Una donna misteriosa vestita di nero.
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Oh, come cadono in basso i potenti!
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Non si puó far capire tutto
facilmente dall'inizio. Dissolvenza.
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Esterno, il Sacro Cuore. Giorno.
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No...
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Facciamo...
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..il Grand Palais.
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Dobbiamo dare al pubblico
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l'autentico colore della vera Parigi.
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Okay.
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Esterno. Dior.
La macchina fa una panoramica.
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Arriva una Rolls-Royce bianca
e si ferma.