:23:02
che da un po' vi trascinan
fuori da quel che siete.
:23:05
Si vede che il carro tira il cavallo.
Arri, morello, ch'io ti voglio bene!
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C'è qui qualcuno che mi riconosca?
:23:14
Non è Lear, questo.
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Cammina così,
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parla così?
:23:24
Sono questi i suoi occhi?
Ah, è sveglio? Ma no, che non è vero!
:23:30
Chi di voi mi sa dire chi son io?
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L'ombra di Lear.
:23:35
Vorrei proprio saperlo.
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Il vostro nome, bella gentildonna?
:23:45
Questa vostra vanezza ha il sapore
d'altre vostre recenti stramberie.
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Ora vi supplico di non fraintendere
quello che sto per dirvi:
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All'età vostra, vecchio come siete,
dovreste aver criterio.
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Avete con voi cento
tra cavalieri e fanti;
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gente sì turbolenta,
corrotta e petulante,
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che la nostra corte, da loro infetta,
è ridotta a taverna da ribotte.
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La continua gargotta, la lascivia
ne fanno una bettola,
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piuttosto che una reggia.
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È una vergogna che invoca da sé
immediati rimedi.
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Otterrò con la forza
le cose che vi chiedo ora di grazia,
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di ridimensionar la vostra scorta
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e di far sì che i restanti siano uomini
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che si convengano alla vostra età,
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e più coscienti di se stessi e di voi.
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Tenebre e inferno!
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Sellatemi i cavalli!
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E radunate tutta la mia scorta!
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Snaturata bastarda!
Me ne vado! Mi resta un'altra figlia.