King Lear
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:46:02
Lo ti scortico vivo!
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- Peste a quella tua faccia d'epilettico!
- Non conosci rispetto?

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Sissignore, ma l'ira ha i suoi diritti.
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Perché questa tua collera?
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Se me ne date licenza, signore,
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del lestofante ne faccio calcina
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e poi c'intonaco il muro d'un cesso.
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Perché furfante?
Che colpa ha commesso?

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Perché non mi va a genio la sua faccia.
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E allora forse nemmeno la mia,
o la sua, o la sua.

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Ho visto ai tempi miei facce migliori.
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È uno di quei tipi,
lodati per la loro sfrontatezza,

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ch'affettano una bolsa villania.
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Non sa adulare, lui! Anima schietta,
non dice che l'onesta verità.

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Io non sono capace di adulare.
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Sono al servizio del re.
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Portate qui i ceppi.
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Per la mia vita e onore,
li terrà stretti fino al pomeriggio.

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Al pomeriggio? Al pomeriggio e oltre;
e per tutta la notte, mio signore!

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Se io fossi il cane di vostro padre,
non mi trattereste così, signora.

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Sei il suo sgherro e lo farò.
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Scongiuro vostra grazia di non farlo.

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