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Basta!
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Andate via! Via.
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Anche tu!
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Tempo schifoso!
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Il racconto di Sir Lancillotto.
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Un giorno, figliolo, tutto questo sarà tuo.
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- Cosa, le tende?
- Non le tende.
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Tutto ciò che vedi, lungo i colli e le valli.
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Questo sarà il tuo regno, figliolo.
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- Ma, madre.
- Padre, figliolo.
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- Ma, padre, non lo voglio.
- Ascolta.
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Ho creato questo regno dal nulla.
Quando ho iniziato, era una palude.
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Altri Re dissero che ero stupido
a costruire un castello qui.
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Ma lo costruii lo stesso,
per fargliela vedere.
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Affondò nella palude.
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Ne costruii un secondo
che affondò nella palude.
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Così ne feci un terzo. Bruciò, crollò
e poi affondò nella palude.
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Ma il quarto rimase in piedi.
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Ed è questo che avrai.
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- Il castello più saldo di queste isole.
- Ma non lo voglio.
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- Preferirei...
- Preferiresti cosa?
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Preferirei piuttosto...
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- cantare.
- Basta.
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Non ti metterai a cantare mentre sono qui!
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Fra 20 minuti sposerai una ragazza...
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il cui padre possiede le distese di terra
più ampie di tutta la nazione.
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- Ma non voglio la terra.
- Senti, Alice.
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- Herbert.
- Herbert.
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Siamo su una maledetta palude,
ci serve tutta la terra possibile.
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- Ma lei non mi piace.
- Non ti piace?
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Cos'ha che non va?
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È bella, ricca. Ha grosse...
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distese di terra.