Manhattan
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:07:00
Insomma, è tutto... così strano.
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Chi è? Dimmi qualcosa di più.
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È una giornalista.
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È molto...
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- È sposata anche lei?
- No, no.

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È molto bella.
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Ha un carattere nervoso,
agitato, incomprensibile.

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Splendido. Mi sembra perfetta.
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È davvero perfetta.
Non riesco a togliermela dalla testa.

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Cosa vuoi dire? Che il tuo
matrimonio è... è una cosa seria?

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Non so, ma credo proprio di sì.
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- Non hai detto nulla ad Emily, vero?
- No! Certo che no.

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Sono davvero senza parole perché,
tra tutte le persone che conosco,

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ho sempre pensato che il vostro fosse
uno dei matrimoni migliori.

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È così! Insomma, le voglio bene.
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- Ma stai...
- Lo so, lo so.

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In tutti questi anni
che siamo stati sposati

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non ho avuto che... una o due
scappatelle senza significato.

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Voglio dire... Non sopporto l'idea. Mi odio
quando faccio questo tipo di cose.

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Ma questa volta...
Questa volta è diverso.

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È terribile. Senti, non dovresti
chiedere consiglio a me.

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Quando si tratta di relazioni, potrei
vincere il premio August Strindberg.

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Non credo che sia troppo giovane.
E poi è una ragazza sveglia.

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Non posso darti torto.
Penso che sia stupenda.

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Potrebbe essere peggio.
Gli è andata peggio in passato.

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Penso solo che stia sprecando la sua vita.
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Scrive quella robaccia per la televisione.
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Yale, che ne pensi di fare un figlio?
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Mio Dio. Ancora questa storia.
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Ascolta, devo finire questo libro.
Non lo finirò mai di questo passo.

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Devo mettere assieme i soldi
per lanciare la rivista, no?

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Figli...
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Parliamo sempre di trasferirci nel
Connecticut. Potresti lavorare là.

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- Connecticut.
- Sì.

:08:54
Non posso andare nel Connecticut.
Non è pratico.

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Tutte le mie cose sono qui.
:08:59
Il mio lavoro è qui.
Non è il momento giusto.


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