Moskva slezam ne verit
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:05:01
Torniamo prima, andiamo nel concerto.
:05:03
"Nel" concerto!
E lui sarebbe un moscovita!?

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Qui pensione.
:05:13
Quale Ljudmila?
Qui ce ne sono parecchie.

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Ah, la Ljudmilotchka!
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Ora si sta facendo il bagno.
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Sviridova, presto, al telefono!
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Un momento, si sta gia' asciugando.
:05:43
Ho detto che eri al bagno.
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Vadik? Certo che mi ricordo.
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Quale pensione?
La nonna scherza.

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Abbiamo degli ospiti
da Novosibirsk

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e cosi' si e' messa a chiamare
"pensione" la nostra casa.

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Tutti corrono a Mosca,
come se fosse elastica.

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Oggi non posso.
E' il compleanno di papa'.

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Vi chiamero' io stessa domani.
Saro' tutto il giorno in istituto.

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- "Pensione"!
- E che ne sapevo io?

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- Dite semplicemente "Hallo"!
- Come? Adesso me Io scrivo.

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Vola il destino come un razzo,
descrivendo una parabola,

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piu' spesso nelle tenebre e
piu' di rado sull' arcobaleno.

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C' era una volta il pittore
rosso-fuoco Gauguin.

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Un Bohemien.
In passato, agente commerciale.

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Per andare al real Louvre
partendo da Monmarte,

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fece il giro
via Giava e Sumatra.

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Via, come una folata di vento,
dimentico della follia del denaro...

:06:54
Non ci ho capito niente.

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