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Si fa chiamare Joey X, ma
il suo vero nome è Joseph Zimmerman.
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12 anni. Pittore sperimentale.
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Sta lavorando a un dipinto
da 200.000 dollari
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per la sede
della Hiroshi Electronics a Tokyo.
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- Come si intitola questo dipinto?
- "lronia".
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Segnalo.
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Cherry Reynolds, 10 anni. Autrice
di una raccolta di poesie femministe.
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Nella prefazione definisce
la casalinga americana, cito:
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"Una patetica ameba da materasso
senza alcuna stima di sé".
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- Per quanto ti paghi, non è abbastanza.
- Concordo.
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Fred Tate. Sette anni.
Seconda elementare alla Eisenhower.
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Scrive poesie, dipinge a olio e acquerello,
suona il piano a livello professionistico,
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e le sue doti di matematico e fisico
non conoscono limiti.
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Non so come spiegarlo, Jane.
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Non è tanto quello che sa, ma...
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quello che comprende.
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"Morte". E la morte è in bilico,
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Quale distillato bluastro
in una tazza senza piattino.
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Così strano trovare una tazza lì,
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In bilico sul dorso della mano.
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Oh, stella cadente che
mi è precipitata negli occhi e nel corpo:
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Per non dimenticarti. Per resistere.
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- Ha fatto dei test?
- Solo quello di Stanford-Binet.
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Ecco i risultati.
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Straordinari!
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- Dove sono gli altri?
- A quanto pare,
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la madre non vuole che faccia altri test.
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E il padre?
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- Non so cosa ne sia di lui.
- Probabilmente neanche lei.
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- Gli hai spedito il materiale?
- Sì, ma non so se risponderà.
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Non demordere.