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La mia signora vi manda questo anello.
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O dolce consolazione.
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Vai.
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Va' dalla tua sposa come già deciso.
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Ascendi alla sua stanza, e confortala.
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Va'! Fa' presto!
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Ma attento... non restare
dopo il cambio della guardia,
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ché non potresti più andare a Mantova,
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dove dovrai restare finché si trovi
il modo di svelare il matrimonio,
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riconciliare le famiglie,
chieder perdono al Principe,
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e farti rimpatriare con venti,
cento, mille volte la gioia di ora
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che te ne vai afflitto.
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Su, vai! E parti prima dell'alba!
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Prendi dimora a Mantova!
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Addio.
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Oh Dio!
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La mano di Romeo ha versato
il sangue di Tebaldo?
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O cuor di serpe, sotto un volto d'angelo!
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Ebbe mai libro così turpe
copertina così sontuosa?
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Oh, che l'inganno dovesse abitare
una così superba magione!
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Non scende questa sera.
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Questi tempi funesti
non consentono madrigali.
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Ella amava Tebaldo
d'un affetto profondo.
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E così pure io.
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Ahimè,
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siamo nati per morire.
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Le parlerò domattina.
Stasera è chiusa nel suo dolore.
1:13:47
Dovrei parlare male di chi m'è sposo?
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O povero mio signore,
quale lingua carezzerà il tuo nome,
1:13:53
quando l'ho denigrato io,
tua sposa da tre ore?
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Ma perché, crudele,
hai ucciso mio cugino?