:56:00
Come era potuto succedere?
:56:03
Non c'era nessuno
che potesse rispondermi.
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Il mio avvocato se ne era andato.
:56:11
Aveva fiutato i guai.
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Una zeta!
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Panico.
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Mi salì come le prime vibrazioni
di uno sballo da acido.
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Cominciarono a palesarsi
orribili realtà.
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Eccomi tutto solo a Las Vegas
fatto come un fegatello,
:56:34
senza soldi, senza un servizio
per la rivista
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e soprattutto con un gigantesco
conto di albergo da affrontare.
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Non sapevo neanche chi avesse
vinto la corsa. Forse nessuno.
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Nei romanzi che avrebbero fatto?
:56:53
Stai calmo.
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Sono relativamente rispettabile.
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Sono un pluridelinquente,
ma non pericoloso.
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Per fortuna avevo messo i bagagli
nella macchina qualche ora prima.
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Ora dovevo tagliare la corda.
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Prendi questi.
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Signor Duke!
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La cercavamo.
:57:22
Il gioco era finito. Mi avevano.
:57:25
Molti bei libri
sono stati scritti in prigione.
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- Signore?
- Che c'è?
:57:31
C'è un telegramma per lei.
:57:33
Non è proprio per lei.
E' per il signor Thompson.
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Ma c'è scritto presso Raoul Duke.
E' lei.
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- Sì, penserò io a darglielo.
- Thompson non c'è sul registro.
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Ho pensato che fosse
della sua squadra.
:57:46
- E' così.
- Ci ha confuso
:57:50
la firma del dottor Gonzo
sul telegramma da Los Angeles.
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- Sapevamo che alloggiava qui.
- Bravo!
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