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Istinto naturale.
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Ma I'hai mai vista, mia madre?
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- Sei fuori di testa?
- È Freud!
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Freud ha la mente malata.
E pure tu, se gli dai retta.
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Posso essere onesto?
Non potrei chiamarti papà.
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Come posso chiamarti?
Ti chiamo Scott?
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Alcuni mi chiamano "Capitano" .
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"Capitano"?
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Vuoi un altro drink?
lo me ne farò 8 o 9.
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Gazzosa e morfina.
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Sto tremando.
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Vogliamo andare al nostro tavolo?
Vieni, Michael.
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Signor Sobel.
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Come va?
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La famiglia Vitti.
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Mio Dio!
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Tutti felici e sorridenti,
che bellezza.
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Lei è Paul Vitti, il gangster?
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Ma che educazione!
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Le sembra carino?
lo mi comporto bene.
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Non le ho mica chiesto se era
quel cazzone del tal dei tali?
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È il padre di Laura, il "Capitano" .
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Sono molto spiacente.
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Ci scusi.
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Ho saputo del matrimonio
ed ecco qua.
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Una piccola cosa per gli sposi.
Che Dio vi benedica.
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Non possiamo accettarlo.
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- Sì che potete.
- Grazie.
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Me lo prendo in prestito.
Glielo riporto subito.
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E poi ci lascerà in pace.
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Vi lascerò in pace.
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Devo parlarti.
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Due minuti.
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Aspetta là.
Non sentire quello che ci diciamo.
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Cieco, muto e sordo.
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Ho avuto un incubo, ieri notte.
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Ne sto avendo uno anch'io.
Perché mi hai trascinato via?
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Sei un po' troppo rigido
per certe cose.
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Lo sapevi?
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Va bene, raccontami il tuo sogno.
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Sto dormendo.
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Sento piangere un pupo.
Vado al frigorifero.
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Prendo una bottiglia di latte.
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E mentre gli porto la bottiglia. . .
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. . .vedo che il latte è nero.
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Che cazzo di sogno!
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Sparisci, tu!