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"che non veniva realizzata
da così tanto tempo?"
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Non so perché, ma...
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la prima volta che abbiamo sentito parlare
del film, il momento sembrava perfetto.
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Come dicevo, il profilo emozionale...
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Nella loro forma più rudimentale,
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i profili emozionali del viaggio dell'eroe
c'erano tutti.
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Dopo aver terminato il copione...
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e approntato Io sviluppo del personaggio...
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ambientato nell'arena romana,
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la scelta del regista era difficilissima.
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Ovviamente, cercavamo qualcuno
con una visione artistica.
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Le palle da tenere in aria erano due.
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Una era che si trattava
di un film serio, drammatico,
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e le interpretazioni erano fondamentali.
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L'altra era che si trattava
di uno spettacolo fantastico.
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Come una sorta di parco divertimenti.
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Ci serviva un regista
che avesse queste capacità.
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Abbiamo analizzato la rosa di coloro
che sono all'altezza di un lavoro così.
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E nella rosa, ovviamente, c'è Ridley Scott.
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Forse nessuno ha mai creato un mondo
con la sua stessa coerenza.
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Basta pensare a cos'ha fatto
in Blade Runner.
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C'è una rosa ristretta di registi che...
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sanno creare un mondo
e affrontare problemi tecnici enormi...
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senza venirne sopraffatti,
e questa è la cosa importante.
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Senza compromettere
le questioni importanti della narrazione,
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della storia e del tema trattato
perché la mole del lavoro è imponente.
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Quando si guarda a quella rosa,
si opta subito per Ridley.
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A differenza di molti altri,
Ridley è un artista.
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Scherza dicendo che passerà gli anni
del suo tramonto a dipingere in un giardino.
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Così io e Walter Parkes andammo da Ridley.
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Portammo il copione e anche...
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un dipinto, un famoso dipinto dell'arena.
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L'artista era Jean-Léon Gérome.
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Era intitolato "Pollice Verso".
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Raffigura un angolo del Colosseo, la parete,