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Basta pensare a cos'ha fatto
in Blade Runner.
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C'è una rosa ristretta di registi che...
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sanno creare un mondo
e affrontare problemi tecnici enormi...
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senza venirne sopraffatti,
e questa è la cosa importante.
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Senza compromettere
le questioni importanti della narrazione,
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della storia e del tema trattato
perché la mole del lavoro è imponente.
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Quando si guarda a quella rosa,
si opta subito per Ridley.
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A differenza di molti altri,
Ridley è un artista.
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Scherza dicendo che passerà gli anni
del suo tramonto a dipingere in un giardino.
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Così io e Walter Parkes andammo da Ridley.
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Portammo il copione e anche...
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un dipinto, un famoso dipinto dell'arena.
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L'artista era Jean-Léon Gérome.
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Era intitolato "Pollice Verso".
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Raffigura un angolo del Colosseo, la parete,
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e lo sguardo sembra salire...
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verso quello che probabilmente è
uno degli imperatori più corrotti.
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Credo che assomigli a Nerone,
che si sporge in modo piuttosto dissoluto,
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con il pollice abbassato verso l'andabatae,
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che è il gladiatore con l'armatura...
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che sovrasta il perdente, che è ancora vivo,
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e guarda l'imperatore chiedendo:
"Devo ucciderlo o no?"
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Lui risponde così, che significa morte.
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Ricordo di avergli mostrato il dipinto...
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e poi avergli proposto l'idea.
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Io e Doug parlammo dei cambiamenti
al copione e di quali fossero le nostre idee.
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Ricordo che gli parlavo
e lui mi guardava con molto interesse,
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gli occhi gli luccicavano leggermente
e continuava a spostarli sul dipinto.
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Li riportava su di me, educatamente,
poi ancora sul quadro.
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Penso che a metà della conversazione,
senza aver veramente sentito l'idea,
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prese la stampa e disse:
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"Posso farlo."
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Mi piaceva moltissimo la scena del dipinto.