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Signora Davis, immagino
che durante i vostri colloqui
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il signor Dawson abbia esaltato
le proprie capacità di padre.
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Veramente è stato il contrario.
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ll signor Dawson ha ammesso
di sentirsi in realtà molto confuso.
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Direi, invece, che è spaventato,
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perché aveva commesso,
e avrebbe continuato a commettere...
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Cito testualmente.
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"Errori enormi."
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Grazie. Non ho altre domande.
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- Lei è madre, vero, signora Davis?
- Sì, è così.
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Sarebbe corretto dire
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che come genitore si è sentita
confusa di tanto in tanto,
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forse persino scoraggiata,
pur essendo una madre meravigliosa?
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- Obiezione. - Se lei non s'è mai
sentita confusa come madre,
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questo influenzerebbe la sua opinione
come esperto... - Obiezione.
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Ho vissuto momenti in cui ho sentito
d'aver commesso errori enormi.
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- Obiezione. - Lei non ha mai vissuto
certi momenti, vero signora Davis?
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Momenti che hanno attraversato
tutti i genitori con cui ho parlato.
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Momenti in cui il nostro compito
è così impegnativo
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che ci sentiamo incapaci,
handicappati, in qualche modo.
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Si ha I'impressione
che tutti siano adeguati, tranne te.
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- Ad essere sinceri...
- Sì o no, risponda.
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- Non credo che ora...
- Le riformulo la domanda.
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- Suo figlio è morto di overdose...
- Obiezione.
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Se la signora Davis
non crede d'aver commesso errori,
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potrebbe non essere oggettiva
verso il signor Dawson. - Continui.
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Quando suo figlio è morto
per overdose, lei ha sentito
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che poteva aver commesso degli
errori? Errori enormi, purtroppo.
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- Sì.
- Non ho altre domande.
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- L'hai fatta piangere.
- E' stata una fortuna.
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- No, non è bello far piangere.
- In quell'occasione, sì.
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E la tua segretaria
quando te la sei presa col tavolino.