2:10:00
L'enorme intensità
che Stanley aveva. . .
2:10:04
. . .nel suo lavoro, era rivolta
anche alla famiglia.
2:10:09
Mi sono sentita sempre molto amata
e così anche le figlie.
2:10:14
Era consistente. . .
2:10:18
. . .nel dire sempre:
"O t'importa o non t'importa" .
2:10:23
Beh, Stanley fu sempre un uomo
che non voleva ripetersi.
2:10:28
Si reinventava con ogni
singolo film che dirigeva.
2:10:33
Come regista, per me. . .
2:10:37
. . .era un illustratore concettuale. . .
2:10:40
. . .della condizione umana.
2:10:42
Dici: "Peccato non sono di più,
ma sono abbastanza" .
2:10:46
Perché c'è così tanto
in ciascuno, capisci?
2:10:49
Sarebbe bello fossero di più. . .
2:10:51
. . .ma non era il suo sistema.
2:10:53
Ciò che fece fu così speciale, un
film diverso ogni volta che Io vedi.
2:10:57
Credo, come regista. . .
2:10:59
. . .credo ciò che ammiriamo di più. . .
2:11:02
. . .fu la visione singolare.
2:11:04
Fu la visione di un uomo e nessuno
interferì con quella visione.
2:11:08
Il completo controllo che aveva
nel fare i suoi film. . .
2:11:12
. . .significava che ciò che era nella
sua testa finiva sullo schermo.
2:11:16
So che ha faticato molto
per arrivare a quel punto.
2:11:20
Credo che tutti noi
ne abbiamo tratto beneficio.
2:11:24
Due grandi artisti furono
Orson Welles e Stanley. . .
2:11:28
. . .nel senso di essere genuini. . .
2:11:33
. . .e onesti artisti.
2:11:35
Io Io metterei nel pantheon. . .
2:11:38
. . .dei migliori registi in assoluto
che il mondo abbia mai visto.
2:11:43
Era una delle persone
che sapeva. . .
2:11:50
. . .cosa non andava nel mondo,
in un certo senso. . .
2:11:54
. . .ed era capace
di trasformarlo in arte.
2:11:57
Non se ne lamentava. . .