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È un gioco tra di noi.
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L'ho sentito urlare.
Troppo tardi.
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La gamba sinistra schiacciata contro il muro.
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L'ho reso invalido.
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- Sedia a rotelle?
- No, solo un bastone.
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Non lo usa molto volentieri, ma
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a volte gli succede di cadere
e lo devo aiutare a rialzarsi.
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Grazie signora.
Grazie, signora Mulon.
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Grazie.
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È da allora, dopo l'incidente,
che non mi tocca più.
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Secondo lui, un altro uomo sarebbe
la soluzione per risvegliare il desiderio.
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È un gioco pericoloso.
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Se lei s'innamorasse?
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Di chi?
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Dell'altro uomo.
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Dovrei prima incontrarlo.
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Chi è quella donna triste?
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Non lo so... Nessuno.
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A me fa venire i brividi.
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A lungo ho immaginato che fosse
la fidanzata segreta di mio padre.
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Ma poi no, lui è troppo serio.
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Anche se per un po' ha avuto
un debole per la signora Mulon.
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- La segretaria?
- Si, prima è stata la sua.
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Aveva una sua vaghezza, all'epoca.
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Vaghezza? Non capisco cosa vuol dire.
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Vuol dire... che era attraente.
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- Arrivederci, signora.
- Arrivederci.
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Arrivederci.
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Riesco a dare una stretta di mano,
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a lei, per lo meno.