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Ti ho preso, piccolo bastardo.
Vediamo come salti bene, ora.
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Cerco di rallentare il battito cardiaco
e di buttare fuori il fuoco dai polmoni.
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I miei muscoli
promettono mille volte dolore.
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Lascia fare a me. Era mia sorella.
Lascia che sia io a finirlo.
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Non dovevi venire qui, Wendy.
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Ma io voglio...
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Scusa, piccola, ma non ho
nemmeno iniziato con questo bastardo
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e non voglio che tu veda il resto.
Ti darebbe gli incubi.
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Dio santo, sono davvero sfinito.
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Ma non é stata la lotta di prima
a ridurmi così.
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È che a furia di segare e fare nodi...
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Non é semplice come sembra.
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Avrei potuto fare un macello se non avessi
usato quei tubi come lacci emostatici.
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Devo ammetterlo,
forse ci sono stati un paio di schizzi
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che hanno diffuso l'odore nell'aria,
che hanno attirato quel tuo amichetto.
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Ma pensa un po'.
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Guarda chi si vede.
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Eccolo qui.
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Sei proprio un bravo cane.
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Non grida, nemmeno quando
il cane ha mangiato abbastanza
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e le sue viscere sono sparse ovunque.
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Non so come, il bastardo
é ancora vivo e mi sta fissando.
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Nemmeno quando afferro la sega
e finisco il lavoro.
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Non grida mai.
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Telefono da Kadie
e chiedo a Nancy di vestirsi
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e di incontrarmi a casa sua.
Lei dice di sì, come sempre.
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Ciao, Nancy, hai una birra?
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Certo, Marv. Chi é la tipa?
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Non c'é nulla
che Nancy non farebbe per me.
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Non da quando
quel ragazzo l'ha malmenata
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e io gli ho dato una bella lezione.