:39:21
JONATHAN: Entra, dottore.
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Questa è la casa della mia infanzia.
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Da piccolo,
non vedevo I'ora di andarmene via.
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Ora sono contento di trovarvi rifugio.
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Sì, Johnny, è un ottimo nascondiglio.
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La mia famiglia deve abitare ancora qui.
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Spero che ci sia un vitello grasso
per il ritorno del figliol prodigo.
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DOTT. EINSTEIN: Un vitello grasso?
:39:52
Johnny, ho tanta fame.
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Guarda. Del vino.
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Come se ci aspettassero.
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Un buon segno.
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Chi siete?
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Cosa ci fate qui?
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JONATHAN: Zia Abby. Zia Martha.
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Sono Jonathan.
:40:12
Andatevene!
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Sono Jonathan.
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Vostro nipote.
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ABBY: Non è vero.
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Lei non somiglia a Jonathan.
Non si spacci per lui.
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Se ne vada!
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Vedo che porti ancora I'anello di granato...
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che la nonna comprò in lnghilterra.
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E tu, zia Martha,
porti ancora il colletto alto...
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per nascondere la cicatrice che ti sei fatta
con I'acido del nonno.
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La sua voce è come quella di Jonathan.
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Hai avuto un incidente?
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Il mio viso.
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È opera del dott. Einstein.
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È un chirurgo plastico.
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Io ho già visto quella faccia.
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Ti ricordi quando abbiamo portato
il piccolo Schultz al cinema...