:54:04
Ma che bel vestito.
:54:06
- Quando l'hai comprato?
- A Parigi. Lo compró Sebastian.
:54:10
Sì? Ho addosso un suo vestito.
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Sì, lo riconosco.
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Che carina Violet a dare a George
il suo guardaroba.
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Non che ci potesse fare altro.
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É il pensiero dietro l'azione
che conta.
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Hai visto la zia ultimamente?
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Sì, l'abbiamo vista ieri sera.
A casa sua.
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Ci ha invitato ad una cena intima.
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Ha installato questo ascensore.
É così carino...
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Dobbiamo parlare di affari.
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Lo so. Sai come sono i ragazzi.
Sono criticoni.
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Cosa ha detto la zia ieri sera?
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Che sei in ottime mani.
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Anche io vedo che sono ottime.
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Il signor Brossard, il nuovo
avvocato...
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É stato così gentile e forte...
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...in questi mesi da quando
non c'è più Sebastian.
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La zia a momenti ci moriva.
Io lo so, c'ero.
:55:03
Non l'hai vista come l'ho vista io,
soffriva come una pazza.
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Cioè, come se le si spezzasse
il cuore.
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Lui era la sua vita. Venerava
la terra sotto i suoi piedi.
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Quando ricevette la lettera
da quel posto col nome strano...
:55:22
Quale lettera?
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Dalle autoritá, dicendo
cosa gli era successo a...
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Come si chiamava quel posto,
tesoro, dove morì?
:55:31
- Cabeza de Lobo.
- Esatto!
:55:33
- Lei vide la lettera?
- No.
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Ma credo dicesse che
aveva avuto un infarto...
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...e che Catherine non era
se stessa, povera bambina.
:55:42
Ora sono me stessa, mamma.
Non è vero, dottore?
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Certo che lo sei.
:55:47
Non ti preoccupare
di cosa dice la gente.
:55:50
Nessuno sa cosa ti è capitato.
:55:53
Vero, George? Proprio niente.
:55:55
Non sanno neanche che sei
tornata dall'Europa.
:55:58
Quando ce lo chiedono...