Irma la Douce
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Se volete buttarvi
dalla torre Eiffel, è troppo presto.

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Riaprirà solo tra qualche ora.
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Se siete in cerca di un po' di movimento,
lasciate perdere i quartieri alti.

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È meglio venire dalle nostre parti.
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Ecco Les Halles, i mercati generali.
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Li chiamiamo il ventre di Parigi.
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Tenetevi gli Champs-Élysées
e la reggia di Versailles.

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È questo il posto che fa per me...
caotico, volgare, puzzolente, ma vivo.

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Manzo dallo Charollais,
maiale dal Périgord,

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agnello dalla Bretagna,
vitello dalla Normandia.

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Cervella, rognone e trippa.
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Zampe di maiale e teste di vitello
pronte per la vinaigrette.

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Salmoni dalla Loira,
sogliole dalla Manica,

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aragoste dalla Corsica,
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ostriche da Dieppe,
sardine da Lorient.

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Asparagi da Argenteuil,
arance da Valencia,

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meloni da Cavaillon,
cavoli da Aubervilliers.

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Ma non si vive di soli cavoli.
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E se è per questo che siete al mercato,
andate in Rue Casanova.

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È qui che stanno le ragazze,
o, come le chiamiamo noi, le "poule".

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Potete scegliere tra
Kiki la Cosacca, Annie l'Amazzone,

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Lolita, Suzette Wong, Mimi la Mau Mau,
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e poi, naturalmente, c'è Irma la Douce.
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È nata qui, a Les Halles,
in un furgone dietro il mercato del pesce.

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Come tutte, prende sempre il caffè
nel bistrot di fronte.

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Ecco il proprietario.
Lo chiamano tutti Moustache, il baffone.


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