Irma la Douce
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Per gli schedari della polizia,
è un ladro di polli rumeno

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di nome Costantinescu. Ma il bar
si chiamava già "Chez Moustache"

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quando lui l'ha comprato,
e costava meno farsi crescere i baffi

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che farsi fare una nuova insegna.
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A volte, all'alba, qualche ricco turista
si ferma per una zuppa di cipolle.

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Ma la clientela in genere è costituita
dalle "poule" e dai loro "mac".

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Sapete cos'è un "mac"?
Voi come lo chiamate?

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Protettore, complice, manager?
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Restate in zona, capirete il concetto.
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- Come sta andando?
- Non male.

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Quasi tutte mance.
Stanotte ho trovato dei veri polli.

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- Dovresti avere una gemella.
- Grazie.

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- E quello cos'è?
- Cos'è cosa? Oh, quello.

:09:58
Uno che aveva finito i soldi
mi ha dato un traveller's cheque.

:10:01
Ma come, Irma,
li volevi tutti per te?

:10:03
- Sono solo dieci dollari.
- E volevi tenermeli nascosti?

:10:07
Volevo metterli da parte per comprare
un casco per i capelli.

:10:10
Un casco per i capelli? Siamo soci, Irma.
Non vorrai mica fregarmi?

:10:14
- Lasciami, Hippolyte.
- C'è un'etica da rispettare.

:10:17
Mi fai male, brutto bue!
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Se non ti piace come ti tratto,
perché non ti trovi un altro uomo?

:10:23
- Uno di questi giorni lo farò.
- Perché aspettare? Lasciami adesso.

:10:27
Io la prenderei in qualsiasi momento.
:10:30
Oh, davvero?
:10:32
- Era una battuta, Hippolyte.
- Una battuta?

:10:36
Allora perché non ride nessuno?
:10:49
Adesso torna al lavoro.
:10:52
Bue.
:10:59
E così da queste parti
eravamo tutti una grande famiglia:


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