King Lear
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:58:00
Se tornerete a stare con mia sorella
fino alla fine del mese fissato,

:58:04
congedando metà del vostro seguito,
poi verrete da me.

:58:09
Or son lungi da casa e senza mezzi
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per provveder alla vostra assistenza.
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Ritornare con lei,
e congedar cinquanta dei miei uomini?

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No! Piuttosto rinuncio ad ogni tetto,
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per andar ramingo e solitario,
ed affrontare l'inclemenza dell'aria,

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e ad avere compagni il lupo e il gufo.
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- Che cosa ti fa far la necessità!
- A vostra buona scelta, mio signore.

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Ti prego, figlia, non farmi impazzire.
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Ti toglierò il disturbo, figlia.
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Addio.
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Non ci rincontreremo più, per sempre.
:58:53
Eppure tu sei pur sempre mia carne,
mio sangue, sei mia figlia;

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o meglio, no, tu sei una cancrena
che devo riconoscer cosa mia;

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una verruca, una piaga maligna,
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una pustola gonfia di carbonchio,
un tumore nel mio sangue corrotto.

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Ma non ti voglio muovere rimprovero.
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L'infamia venga da te, quando vuole;
io non voglio invocarla.

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Non chiederò a Dio che ti fulmini,
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né ti denuncerò al giudice Giove.
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Pentiti quando vuoi;
migliorati a tuo agio;

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so essere paziente;
:59:33
posso star con Regana,
con i miei bravi cento cavalieri.

:59:45
Perché non vi potreste far servire
mio signore, dai dipendenti suoi,

:59:49
o dai miei?
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Già, giusto, perché no?
:59:53
Così se commettessero mancanze,
potremmo noi riprenderli a dovere.

:59:58
Se volete venire a star con me,

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