King Lear
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:26:01
Un cane in carica cui si obbedisce.
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Tu, canaglia di falso sagrestano,
ferma quella tua mano sanguinaria.

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Perché fustighi quella meretrice?
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Scoprila tu, la schiena, alle frustate;
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perché sei tu che bruci dalla voglia
di far con lei quello per cui la frusti!

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E l'usuraio manda sulla forca
il piccolo imbroglione.

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Si vedon bene i vizi capitali
se vestiti di stracci sbrindellati.

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Le belle acconciature e le pellicce
li nascono invece.

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Metti al peccato una patina d'oro
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e ti si spezza in mano
la lancia della legge.

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Ma se il peccato è in stracci
lo trafigge la pagliuzza d'un pigmeo.

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Nessuno è reprobo.
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Nessuno, dico.
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Nessuno.
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Garantisco io per loro.
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Credimi amico, ho i mezzi
per suggellar le labbra ai moralisti.

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Metti gli occhiali e fingi,
come fa il politico,

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di vedere ciò che in realtà non vedi.
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Ora, ora, ora!
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Levami gli stivali.
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Se è sulla mia sorte che vuoi
piangere, prenditi gli occhi miei.

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Io so bene chi sei;
ti chiami Gloucester.

:27:56
Devi avere pazienza.

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