:32:01
- Non sai niente di me.
- So tutto di...
:32:05
Tu non sai un cacchio.
:32:09
Devi proprio urlare?
Scusi, ci porta due caffè?
:32:14
- Scusa. E allora?
- Allora cosa?
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- Allora dimmi.
- Volete il menû?
:32:21
No, grazie.
:32:24
Che vita facevi?
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Sai, giravano un sacco di soldi. Tucson.
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Città del Messico. Bogotà.
Eravamo sempre in giro. Sai com'è.
:32:37
Poi le cose sono andate sempre peggio.
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Era già tutto finito,
ma facevamo finta di niente.
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E finita molto male.
:32:47
Adesso invece mi alzo la mattina.
Faccio la doccia.
:32:50
Vado a lavorare. Ho un lavoro.
Ho la previdenza sociale.
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Ho una vita molto comune, molto noiosa.
Ma è un bene, perché è solida.
:33:00
In realtà ti sei fermata.
Ti sei tirata indietro. Ti nascondi.
:33:05
Aspetti un treno che speri non passi mai
perché non vuoi andare da nessuna parte.
:33:10
Come ti permetti di parlarmi cosÌ?
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Quanta roba trattava?
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Niente fin verso la fine.
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Poi un chilo alla volta. Non so.
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E poi che è successo?
:33:30
E morto.
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Per fortuna, perché era uno stronzo.
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- All'inizio ci amavamo.
- Era uno stronzo.
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un grandissimo stronzo.
:33:46
Ti aveva incastrato. Sai cosa ti fanno
se finisci dentro in Colombia?
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- Cristo santo.
- Non gridare.
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Ero sola. Non avevo soldi,
vestiti, documenti,