:54:01
Come pensi che ti abbia
trattato l'esercito?
:54:04
Non male. Direi bene.
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Qui dice che hai attaccato
un superiore...
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...dopo il tuo arrivo a Saigon.
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Eravamo in un bar.
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Gli detti un pugno.
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Gli hai fatto cadere quattro denti
e rotto il naso.
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Lo picchiai forte.
Mi dava il tormento.
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- Non credi che fu eccessivo?
- Può darsi.
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Tutti facciamo degli sbagli.
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Ma l'importante è imparare
dai nostri sbagli. Non credi?
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Non dovremmo parlare
del suo paziente?
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Di chi fu l'idea di rubare la macchina?
Tua o sua?
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Quale macchina?
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Mi pare che fosse
ad Atlantic City.
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Oh, quella!
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Fu solo un malinteso.
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Mio padre l'aveva registrata
a suo nome.
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Eravamo andati a divertirci.
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Tuo padre era d'accordo?
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No, non del tutto.
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E cosa fece?
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Mi tolse la mancetta.
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Senti, furbastro.
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Ho molto di meglio da fare
che perdere tempo con te!
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Ti rispedisco da dove sei venuto.
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Non deve farlo, signore.
:55:05
Forse non ti sei accorto...
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...di ciò che capita a quelli come lui,
che non sono seguiti con scrupolo.
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Cosa vuole dire?
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Rimangono chiusi qui
per tutta la vita.
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Marciscono o si lasciano morire.
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Sono sicuro di potergli parlare.
Ho solo bisogno di più tempo.
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Va bene, sergente.
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Ma il tuo soggiorno qui
non è illimitato.
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Puoi andare.
:55:33
Un'altra cosa.
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Voi due portavate rancore
a tuo padre...
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...per quel malinteso
sulla macchina?
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No, signore.
:55:43
Mio padre piaceva a tutti e due.
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Era fenomenale.