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Prendo ali di pollo.
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La cucina resta chiusa fino a sera.
Abbiamo solo piatti freddi e dessert.
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Le ali di pollo sarebbero proprio
l'ideale. Sicura che è chiusa?
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Fammi controllare.
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- Sì, è chiusa.
- Okay.
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Prenderò qualche bustina di zucchero.
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Come si chiama?
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- Helen.
- Carino. Ha la faccia da Helen.
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Helen, siamo entrambi venditori.
Ma le dirò perché io faccio schifo.
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Diciamo che vado da un cliente
vagamente interessato a comprare.
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Mi agito tutto.
Sono come il pagliaccio idiota del circo
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con il suo nuovo cucciolo,
che è la possibile vendita.
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Oh, il mio cucciolino, ti voglio bene.
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Lo accarezzo, lo coccolo,
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lo strapazzo affettuosamente.
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Adoro il mio cucciolo birichino.
Sei birichino.
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Poi prendo il cucciolo birichino e...
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L'ho ucciso.
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Ho ucciso la mia vendita.
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E così rovino tutto.
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È a questo punto che quelli come noi
devono andare avanti, Helen. Giusto?
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Dio, tu sei fuori.
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Sai una cosa? Riaccendo la friggitrice
e ti ci butto un paio di ali.
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Grazie. A Tommy piacciono.
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Tommy vuole le alucce.
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Quella bastonata in testa
ti ha smosso qualcosa?
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Quel numero con la cameriera.
Perché non fai così per vendere?
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Mi stavo divertendo.
Se non portava le ali, pazienza.
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Abbiamo sempre quella pizza
per carnivori nel baule.
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Eri rilassato,
e avevi fiducia in te stesso.
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È questo che ci vuole
per vendere: Fiducia.
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Tuo padre ce l'aveva. Bisogna sempre
togliere la cacca, da questi cosi.
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Papà era intelligente. Io no.
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Verissimo.
Ma ci sono due tipi di intelligenza:
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Quella scolastica,
che ti ha piantato anni fa,
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e quella da strada:
Saper capire la gente.